I tasti semiautomatici comunemente detti bug
Le produzioni Vibroplex e Mecograph
Il ripiano dedicato alla produzione Mecograph
LA PRODUZIONE MECOGRAPH
Di seguito si elencano i modelli Mecograph esposti.
01 First Coffe - 1904
Così denominato in onore del suo Inventore William O. Coffe. Coffe con questo nuovo progetto diede inizio all’era dei semiautomatici completamente meccanici. Un tasto molto primitivo ed ingombrante, tant’è che queste peculiarità ebbero riflesso sulla scarsità di vendite. Oggi si conoscono solo due esemplari in collezione.
Replica unica di Mr. Ron G3YUH.
02 Mecograph No.03 All brass - 1905
Originale della serie No.03 la Mecograph ha prodotte 3 varianti. Quello esposto è il primo modello denominato All brass.
Right angle (angolo retto). Di questo modello si conoscono solo 10 esemplari.
03 Mecograph No.04 Coust Reduce – 1906- 07
Cosi denominato per via della semplificazione meccanica. Questo tasto ha in sé delle contraddizioni, il brevetto brevetto depositato a Luglio del 1906 prevedeva un tasto basato sul principio della tensione a rilascio, mentre risalendo dai numeri di serie si evince che Il coust reduce entrò in commercio nel 1907 sfruttando il principio della vibrazione controllata, ben evidente per la mancanza della barra di tensione sul braccio. Di questo modello si conoscono solo 4 esemplari.
Replica unica del brevetto a cura di Mr. Ron G3YUH.
04 Mecograph No.05 Doppia Leva - 1908
Così denominato per via delle due leve di comando ben distinte. Sino a pochi anni fa si ipotizzava che questo modello era rimasto solo “all’interno dell’ufficio brevetti” al pari del precedente modello, poi nel 2006 su E-bay apparve per la prima in asta un esemplare incompleto e non funzionante. La semplicità meccanica di questo tasto denota come la Mecograph tentando di contenere i prezzi di produzione per contrastare la guerra dei prezzi che all’epoca vi era con le altre case produttrici.
Di questo modello non si conoscono esemplari originali.
Replica unica di Mr. Ron G3YUH.
05 Mecograph No.06 Round Weight - 1908
Con questo modello la Mecograph torna sui suoi passi riportando in produzione un tasto a tensione controllata. L’impianto meccanico è tra i più complessi della Mecograph, ma nonostante questo è anche uno dei migliori tasti prodotti.
La Mecograph con questo modello provò a rilanciarsi per riacquistare parte del Mercato conquistato dalla sua più acerriman nemica, la Vibroplex. La base mostra la caratteristica ed affascinante finitura Mecograph denominata Tiger Stripe.
Tra i tasti Mecograph, questo è il modello non è mai stato brevettato ed è relativamente il meno raro tra i Mecograph.
Modello originale.
06 Mecograph Premier No.07 1909 - 11
Cosi denominato in quanto per la Mecograph è stato il primo tasto in linea prodotto, si semplifica la meccanica che diviene uguale a quella della Vibroplex. Con questo tasto la Mecograph per contrastare la guerra dei prezzi cambia tattica abbattendo al minimo i costi di produzione. Questo è stato l’ultimo tasto prodotto in serie della Mecograph .
Modello Originale.
07 Mecograph “unusual model” Il Prototipo 1913
Cosi denominato in quanto è una produzione fuori serie, frutto dell’acquisto della Mecograph da parte della Vibroplex. Il tasto nasce dalle prove e dall’estro di Horace Martin che con questo sensazionale acquisto riesce a mettere “cuore e testa” nelle officine Mecograph.Originale d’epoca.
LA PRODUZIONE VIBROPLEX
Il ripiano dedicato alla produzione Martin-Vibroplex sino all'anno 1913
8 Martin Vibroplex (1905)
Prende il nome dal suo inventore Horace Greeley Martin, che con questo tasto diede il vero impulso all’era dei semiautomatici completamente meccanici. A dimostrazione della bontà del progetto, viene prodotto ancora oggi dalla Vibroplex sotto il nome di Original, seppure con alcune piccole modifiche rispetto al modello iniziale. Il Martin Vibroplex del 1905 si distingue dagli altri per le viti di blocco e per la targhetta rettangolare con gli angoli arrotondati. Il modello esposto è un originale del 1905 con targhetta definita dai collezionisti di “tipologia AØ”, che venne applicata sino al S/N 399. Dei Martin Vibroplex del 1905 si conoscono solo pochi esemplari.
9 Double lever (1907)
È il primo semiautomatico a doppia leva prodotto. È opinione diffusa che Martin abbia creato questo modello perché non del tutto convinto dell’azione eseguita con un tasto monocomando, ma probabilmente è più plausibile l’ipotesi che Martin, valente telegrafista, abbia immesso sul mercato il double lever per dare modo ai telegrafisti più veloci di poter operare in assoluta tranquillità. Le peculiarità del doppia leva iniziano infatti a essere più evidenti proprio alle alte velocità di manipolazione.
Del double lever sono state prodotte tre versioni: la prima “half frame” nacque nel 1907 nelle officine UEM di Norcross (GA), nelle quali venne realizzata anche la variante con il frame squadrato, i cui spigoli vennero poi arrotondati nelle ultime produzioni con il cloverleaf frame.
Il double lever è senz’altro un tasto considerato raro.
10 Model X (1911)
Nella domanda di brevetto questo tasto viene definito come “a singolo contatto per punti e linee”, complessità meccanica che lo rende forse il più affascinante tra tutti i bug. È stato prodotto in due versioni, la prima delle quali con braccio e pesi a sezione quadrata. Il progetto, complesso, dava agli operatori piccole noie nei cambi repentini tra punto e linea, e il riallineamento meccanico richiedeva all’operatore tempo e una particolare manipolazione. Per questo motivo nel 1919 l’impianto meccanico venne rivisto apportando alcuni miglioramenti e con l’occasione il braccio e i pesi assunsero sezione rotonda; questa seconda versione venne denominata “improved”.
Quello esposto è un esemplare originale della prima versione, relativamente meno rara dell’altra.
11 Patent 457 (1912)
Cosi denominato in riferimento alla domanda di brevetto presentata da Horace Martin il 29 ottobre 1912. Sino a pochi anni fa non si conoscevano esemplari di questo tasto, tant’è che si riteneva non fosse mai entrato in produzione, ma nel 2006 Martin Odenbach DK4XL ne trovò un esemplare originale, dimostrando così la reale esistenza del tasto e confermando almeno in parte le affermazioni che H. Martin fece in tribunale per difendere i propri brevetti a seguito di una causa intentatagli dalla Mecograph. In tale occasione Martin affermò infatti che del brevetto 457 fossero state vendute circa 100 unità. L’esemplare si trova ora in una collezione statunitense, poiché Odenbach con grande sensibilità ha ritenuto opportuno e si è adoperato affinché l’unico originale esistente del 457 ritornasse in patria. Il tasto esposto è una copia, fedele al brevetto, realizzata magistralmente proprio da Martin Odenbach DK4XL.
12 Blue racer (1913-1914)
Anche se il blue racer venne commercializzato nel 1914, H. Martin dimostrò già dal 1913 di averlo in mente, con i prototipi sviluppati dopo l’acquisto della Mecograph come si riscontra dal prototipo definito Vibroplex Premier, che ha la base in ghisa di color blu cobalto, che sarà la prima base con cui verrà di lì a pochi mesi prodotto il blue-racer.
Il Blue-racer nasce su una base da 2,5”. Martin intuì le esigenze del mercato e per assecondarle creò un bug piccolo, leggero e quindi facile da portare al lavoro e, peculiarità innata in questo modello, molto veloce in trasmissione.
Quello esposto è un esemplare originale del Blue-racer, S/N 55088, su cui è apposta per la prima volta la targhetta definita dai collezionisti di “tipologia C”.
Le produzioni rivali dell'epoca, AtoZ ed A/E e le riproduzioni di DK4XL e G3YUH.
Al lato destro della vetrina -
I CONCORRENTI DI MECOGRAPH E VIBROPLEX.
Di seguito sono esposti alcuni modelli dei diretti concorrenti dell’epoca .
01 AtoZ Clone del Martin Vibroplex
Copia dell’originale Martin Vibroplex del 1906, le uniche differenze si notano nella finitura, molto più colorata e fantasiosa, nelle godronature e nella targa originale AtoZ con la provocatoria scritta Improved Vibroplex, che tradotta significa "Vibroplex migliorato".
02 AtoZ Clone Martin Vibroplex
Copia dell’originale Martin Vibroplex del 1906, simile al precedente modello ma con finitura della base in Nichel.
Copia dell’originale Martin Vibroplex del 1906, simile al modello precedente ma con finitura della base di colore standard. Non ha più la targa originale AtoZ: a seguito di accordi commerciali con le maggiori compagnie telegrafiche Martin e Albrigth ottennero infatti che i tasti prodotti dagli altri concorrenti fossero considerati illegali, in quanto infrangevano i brevetti Vibroplex. Ai “bastard bug”, al fine di “renderli legali”, venne così imposto che fosse applicata una targhetta, fornita dalla Vibroplex al costo di 2 $, che evidenziava come essi fossero delle “copie”. Questa fu un’abile operazione commerciale che andò a incrementare i guadagni della neonata Vibroplex.
03 AtoZ Clone Martin Double Lever “square frame”
Copia dell’originale Martin double lever del 1909, con finitura della base di colore standard.
Non ha più la targa originale AtoZ, ma è equipaggiato con la famosa targhetta di legalizzazione applicata da Martin/J.E. Albrigth dietro pagamento di 2$ a cura dell’operatore proprietario del tasto, definito “bastard bug”.
04 A/E Clone Martin Vibroplex
Altro clone dell’originale Martin Vibroplex del 1906, le uniche differenze si notano nella finitura e nelle godronature. La targa mostra solo le iniziali della Casa A/E di Chicago . Il tasto presenta 4 viti di ottone molto lunghe, che sono il risultato di una modifica effettuata per bloccarlo al tavolo di lavoro.
Al lato sinistro della vetrina -
ARTIGIANI, COLLEGHI e RADIOAMATORI.
Di seguito sono esposti alcuni modelli, frutto del lavoro certosino di alcuni OM che hanno come passione la riproduzione dei tasti antichi e rari.
DK4XL Martin Odenbach – Germany.
In esposizione tra i vari Vibroplex originali era presente anche una riproduzione fedele del brevetto 457, eseguita grazie alle conoscenze e alla laboriosità dell'amico Martin Odenbach. Sotto sono mostrate due magnifiche esecuzioni, esposte come esempio della sua dedizione.
01 Martin Double Lever “half frame”
Copia dell’originale Double Lever prodotto dalla UEM di Norcross in Georgia, il modello è una copia fedele del primo doppia leva prodotto da Horace Martin nel 1907. Da notare come particolarità il mezzo frame, la base sottile e il piede stabilizzatore.
Si conoscono ad oggi solo due Double lever “half frame” originali.
A voi giudicare quanto questa copia sia rappresentativa dell'originale!
02 Vibroplex Up-right
L’Up-right è stato l’unico tasto a sviluppo verticale prodotto da Horace Martin su brevetto del 1917.
L’intento era quello di ridurre al minimo l’ingombro. Questo fattore ha anche contribuito a dare un curioso nomignolo a questo tasto: “Wirechief”, letteralmente “il Capo della linea”. E' stato definito intrigante ma non molto agevole nella manipolazione. Il breve periodo di produzione, assieme all’elevato costo e alla cattiva fama di tasto “difficile”, hanno fatto sì che il Wirechief sia uno tra i tasti più rari e ambiti tra i collezionisti. Ne sono state prodotte tre varianti.
G3YUH Ron Ayling – U.K.
In esposizione tra i vari Mecograph originali c'erano anche alcune riproduzioni eseguite grazie all'esperienza meccanica e all’estro dell'amico Ron Ayling. Sotto trovere due magnifiche esecuzioni, esposte come testimonianza della sua dedizione.
03 Simplex Auto
Copia dell’originale Australiano Simplex Auto prodotto dalla PMG per ingegno e mano del suo ideatore Leo Cohen. Di questo tasto Leo ne ha prodotte 7 varianti, è stato una pietra miliare nella telegrafia postale Australiana, adottato come dotazione standard dalle poste Australiane dal 1923 al 1954.
04 Tinsley bug
Del Tinsley bug si conosce molto poco: al di là del fatto che sia stato prodotto intorno ai primi anni Venti del Novecento negli Stati Uniti d’America, non si sa altro, né ne esiste anche un solo esemplare originale in una collezione americana.
E' stato esposto per permettere di osservarne la complessità meccanica.
Opera egregiamente, anche se richiede un particolare impegno nella prima fase di taratura.
Gli artigiani italiani
Tra i vanti della mostra ci possiamo fregiare di essere riusciti per primi a raggruppare l'attuale produzione artiginale italiana. In questo ripiano potete notare le eccezionali produzioni di Frattini e Canzonieri; inoltre nell'angolo dedicato a Begali i presenti hanno avuto l'occasione di poter vedere e provare "con mano" la differenza tra i vari tipi di tasti da questo presentati.
Su un ripiano erano esposte le creazioni dei nostri artigiani Alberto Frattini I1QOD e Salvatore Canzonieri IK1OJM
Nella sala espositiva c'era l'angolo dedicato al noto artigiano Piero Begali I2RTF